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Mangiare e Salute: i perché della la Dieta Mediterranea

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Mangiare e Salute è un’iniziativa dell’Ordine Nazionale dei Biologi, promossa durante l’estate 2016 e dedicato alla Dieta Mediterranea.

Cosa è il progetto Mangiare e SaluteMangiare e Salute è un’iniziativa dell’Ordine Nazionale dei Biologi promossa durante l’estate 2016: un progetto avviato e concluso nel mese di giugno e dedicato alla Dieta Mediterranea. Pochi sanno che la Dieta Mediterranea fu dichiarata sei anni fa  (il 16 novembre 2010)  patrimonio culturale immateriale dell’UNESCO, dal Comitato Intergovernativo riunito a Nairobi.
Nel documento si legge che  “La Dieta Mediterranea è un insieme di competenze, conoscenze, pratiche e tradizioni che vanno dal paesaggio alla tavola, tra cui la coltivazione, la raccolta, la pesca, la conservazione, la trasformazione, la preparazione e, in particolare, il consumo di cibo.
È caratterizzata da un modello nutrizionale che è rimasto costante nel tempo e nello spazio, i cui ingredienti principali sono olio di oliva, cereali, frutta e verdura, fresche o secche, un ammontare moderato di pesce, prodotti lattiero-caseari e carne, numerosi condimenti e spezie, il tutto accompagnato da vino o infusioni, sempre nel rispetto delle convinzioni di ogni comunità”.
La Dieta Mediterranea (da greco “diaita”, stile di vita) comprende molto più che il solo cibo. Essa promuove l’interazione sociale, dal momento che i pasti collettivi rappresentano il caposaldo di consuetudini sociali ed eventi festivi. Essa ha dato alla luce a un formidabile corpo di conoscenze, canzoni, proverbi, racconti e leggende”.

La Dieta Mediterranea è un modello nutrizionale  ispirato alle tradizioni alimentari dei Paesi europei del bacino mediterraneo. Fu valorizzata nei primi anni del dopoguerra da Ancel Benjamin Keys (1904–2004), medico fisiologo nordamericano, conosciuto per i suoi studi epidemiologici e nutrizionali nella prevenzione delle patologie cardiovascolari 
La Dieta Mediterranea si basa principalmente sul consumo di cereali e legumi; verdura e frutta di stagione, pesce e carne dosata, moderato uso di uova e formaggi, olio di oliva, meglio se extra-vergine. L’equilibrio tra carboidrati (55-60%), grassi (30%) e proteine (10-15%) tende a realizzarsi con la ormai conosciuta  “piramide alimentare”  e si articola su tre pasti principali (colazione, pranzo e cena) con due eventuali spuntini a metà mattina e metà pomeriggio. Essa esprime fondamentalmente una cultura della nutrizione attenta alla qualità delle pietanze  e alla semplicità delle loro preparazioni.
Ringrazio l’Ordine Nazionale dei Biologi per l’iniziativa: Mangiare e Salute alla quale ho aderito,  non solo dal punto di vista dell’appetibilità e del piacere del cibo ma anche di quello della salute e del benessere psicofisico.

 
Lun - Sab 9.00 - 19.00